Il missile ipersonico Oreshnik, spinto da Putin, minaccia. L’UE avverte: “La Russia potrebbe colpire l’Europa prima del previsto”.
Il missile balistico ipersonico Oreshnik rappresenta una delle più preoccupanti innovazioni nel panorama degli armamenti moderni. Questo sistema, sviluppato dalla Russia, è progettato per raggiungere velocità impressionanti, fino a Mach 10, e garantire un’elevata manovrabilità a grandi altitudini, rendendolo quasi impossibile da intercettare.
L’innovazione bellica russa: il missile Oreshnik
In una recente riunione del Consiglio per la società civile e i diritti umani, Vladimir Putin ha dichiarato: “Stiamo migliorando la nostra dottrina nucleare, non rafforzandola. Fondamentalmente, ora dobbiamo migliorare il missile Oreshnik, non la dottrina nucleare, perché una quantità sufficiente di questi sistemi d’arma all’avanguardia eliminerà effettivamente la necessità di usare armi nucleari”. Questa affermazione riflette un cambiamento strategico significativo nella dottrina militare russa, che punta sempre più sull’uso di tecnologie avanzate piuttosto che sull’arsenale nucleare tradizionale.
Le implicazioni per l’Europa
La dichiarazione di Putin giunge in un momento delicato per l’Europa, già impegnata nel sostegno militare all’Ucraina. Durante l’Italian Defence Industry Day a Bruxelles, Andrius Kubilius, commissario UE alla Difesa, ha avvertito: “Se falliamo, se permettiamo a Vladimir Putin di imporre la sua ricetta di soluzioni, l’aggressione della Russia verso l’Europa potrà avvenire anche prima di quanto previsto dalle agenzie di intelligence europee”.
A complicare ulteriormente il quadro, Putin ha recentemente firmato un accordo con il presidente bielorusso Lukashenko che prevede il dispiegamento di missili Oreshnik in Bielorussia entro il 2025. Il leader del Cremlino ha dichiarato: “Questi sistemi entreranno in servizio con le Forze Missilistiche Strategiche e parallelamente inizieremo il loro dispiegamento sul territorio della Bielorussia”. Secondo Putin, le caratteristiche di questi missili – “senza eguali al mondo” – includono una precisione tale da renderli “non rilevabili dagli attuali scudi antimissile occidentali”.
L’avanzata russa nel settore delle armi ipersoniche, rappresentata dal missile Oreshnik, pone nuove sfide per la sicurezza internazionale. Le parole di Kubilius sottolineano l’urgenza di una risposta coordinata da parte dell’UE per contrastare le ambizioni russe. Mentre la Russia continua a sviluppare tecnologie belliche all’avanguardia, l’Europa è chiamata a rafforzare la propria difesa per prevenire il rischio di escalation militari sul proprio territorio.